(PRE) ADOLESCENTI E POSTURA – MA QUANTO SEI CRESCIUTO/A?

Questa potrebbe essere la prima volta che leggi un mio articolo, perciò inizio presentandomi. Mi chiamo Edoardo Zonta e sono un chinesiologo specializzato nel trattamento delle condizioni posturali. Dopo la laurea in Scienze Motorie all’Università di Padova e la specializzazione in Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata, ho iniziato a insegnare alle medie. Grazie a questa esperienza estremamente formativa ho deciso di dedicare particolare attenzione all’aspetto posturale in età adolescenziale.

Da quando ho iniziato la mia attività di insegnante ad oggi, ho potuto fortunatamente notare come siano sempre di più i genitori che prestano attenzione alla postura dei figli e al modo in cui si muovono. E quando non ce li abbiamo sott’occhio? Personalmente consiglio sempre di immaginarsi gli adolescenti in quattro situazioni: a casa coi GENITORI; in palestra con l’ALLENATORE; a scuola col PROFESSORE e senza “adulti”, quindi SOLI o magari con gli amici.
Come ben possiamo immaginare i ragazzi adotteranno comportamenti differenti a seconda del contesto e non parlo solo di espressioni o tono di voce, mi riferisco anche e soprattutto alla postura. Ricurvi sul banco, in tensione durante un esercizio o rilassati a bere una bibita con i loro amici. Insomma, non è indicativo vederli seduti composti in tavola all’ora di cena. Dico questo perché proprio l’altro giorno la mamma di un mio allievo si è quasi sentita in colpa nell’aver notato dopo tanto tempo che il figlio aveva una spalla più bassa dell’altra.
Siamo umani e può capitare di non prestare attenzione ad un piede che appoggia male o di non notare l’accenno di scoliosi.Lo ripeto, può capitare.

Essere genitori è un mestiere delicatissimo ed estremamente complesso e spesso mancano le informazioni essenziali per notare cambiamenti che poi risultano essere significativi. Il mio compito come chinesiologo ed esperto di condizionamento posturale nell’adolescenza è proprio quello di fornire gli strumenti per distinguere le situazioni normali da quelle a cui prestare attenzione.

“È cresciuto così tanto in pochi mesi, adesso è goffo nei movimenti e lamenta male alle giunture”. Conosco molto bene questa situazione, ho vissuto in prima persona un importante exploit di crescita in breve tempo e so cosa significa “sentirsi goffo” senza capirne il motivo. Ricordo che mi facevano male le ginocchia, la schiena e la mia coordinazione era limitata.

Cosa possiamo fare noi adulti in questo caso? La risposta è OSSERVARE. Genitori, allenatori, professori devono essere “spettatori attivi” del processo di crescita, osservando i cambiamenti del corpo, gli schemi motori, gli eventuali errori o gli atteggiamenti che possono strutturarsi in modo negativo. Insieme, le figure che ho citato prima, possono permettere ai ragazzi di sviluppare una certa consapevolezza rispetto alla propria fisicità in modo tale che possano essere loro stessi i primi a sentire e a cogliere eventuali cambiamenti negativi. Un team solido e coeso che permetta un reciproco scambio di informazioni.

Perché, come dico sempre ai genitori dei miei allievi, il nostro compito è quello di permettere ai ragazzi di non diventare miei clienti quando saranno grandi!

Se questo articolo ti ha incuriosito e desideri saperne di più sulla mia attività o vuoi sottopormi una problematica, scrivimi all’indirizzo edoardo.zonta@gmail.com.

 

A presto, Edoardo