Disciplina e Consapevolezza

Disciplina e Consapevolezza

Cosa s’intende per disciplina?

Per disciplina normalmente s’intende, come da vocabolario: “Il complesso di norme che regolano la vita di una collettività, spec. religiosa, scolastica, militare; l’osservanza senza riserve di tali norme…….e/o….dominio dei propri istinti, impulsi, desideri, perseguito con sforzo e sacrificio”.

Spesso con questo termine si vuole indicare una condotta di rigore, di privazioni, di sottomissione e rinunce.

In questo articolo spiegheremo invece che si tratta di quell’insieme di azioni e  regole, atte a definire non ciò che NON deve essere, ma ciò che DEVE essere, in riferimento alla nostra salute, performance e forma fisica. In quest’ambito il concetto di disciplina assume, purtroppo ancora un significato relativo a “ciò a cui devo rinunciare per ottenere qualcosa…o…il rigore simil militaresco a cui dovrei sottopormi per perdere peso, per ottenere dei risultati, etc. e purtroppo è un concetto ancora difficile da sradicare.

Nel trattare questo tema invece, parlerei di CONSAPEVOLEZZA ossia quello stato di essere nel quale si prende coscienza del proprio IO, della propria situazione, delle proprie emozioni, del proprio comportamento, delle proprie aspirazioni, dei propri limiti, della realtà nella quale siamo immersi, delle proprie abitudini, della propria capacità d’analisi, delle proprie paure, di quello che siamo, e di quello che vorremmo essere.

Sono disciplinato?

Disciplina non è “guarda cosa mi tocca fare per perdere cinque kg di ciccia”, disciplina è: “sono consapevole della situazione nella quale mi trovo, so per certo che avrò delle difficoltà nel seguire un nuovo piano alimentare, ma ce la metterò tutta”, disciplina è:” sono consapevole che per motivi di salute/estetici/prestazionali, devo perdere cinque kg di ciccia, ma nello stesso tempo, sono consapevole che non ho voglia d’impegnarmi in questo, ne accetterò le conseguenze senza necessariamente accusare qualcun’altro delle mie scelte/decisioni, e senza scaricare le mie responsabilità su altre situazioni esterne al mio essere.

Disciplina è CONSAPEVOLEZZA e ascolto del proprio corpo. Quest’ultimo non è l’involucro che ci contiene, che talvolta ci piace ed altre volte ci piace di meno, bensì è il tutt’uno con il nostro IO e ci rappresenta nelle proprie emozioni, abitudini, pigrizie, rispetto o meno che abbiamo non nei suoi confronti ma nei confronti di NOI stessi.

Disciplina è CONSAPEVOLEZZA  delle proprie scelte. “Vorrei avere più forza, vorrei avere più fiato, vorrei essere più snello, più veloce, più agile, vorrei perdere cinque, dieci, venti, trenta kg di ciccia, vorrei i glutei così, vorrei il seno colà, vorrei, vorrei, vorrei…cosa siamo disposti a fare per ottenere questi VORREI? Sono desideri, capricci, necessità, bisogni urgenti? In funzione di questi VORREI, quanto disciplinati siamo nell’analizzare realmente cosa sono e quanto disciplinati e consapevoli siamo di come, realmente, forse, saremo in grado di modificare il nostro stile di vita in funzione del raggiungimento degli stessi?

Disciplina è CONSAPEVOLEZZA e rispetto del proprio organismo. La natura ci ha dato dei muscoli, uno scheletro, degli organi, una mente, uno spirito, energia, salute, il tutto agglomerato nell’assieme che chiamiamo corpo. Quanto siamo consapevoli negli equilibri che madre natura ha definito per fare sì che questo corpo possa vivere, esistere e regolarsi nel rispetto della sua stessa salute, prosperità, energia fisica e mentale? Quando ci LAMENTIAMO che non abbiamo energia, che siamo stanchi, che abbiamo dolore, che non ci piacciamo, siamo CONSAPEVOLI del rispetto che nutriamo per NOI stessi, per come ci alimentiamo, per quelle che sono le nostre abitudini, dei nostri vizi, delle reali e fisiologiche necessità di quella magnifica creatura che p il nostro corpo?

Disciplina è CONSAPEVOLEZZA, e ascolto del proprio respiro, delle proprie emozioni. Il respiro, la cosa più naturale di questo mondo, fonte di ossigeno e vitalità, il primo atto involontario che compiamo quando usciamo dall’utero materno, la cui spontaneità, genuinità, naturalezza, si perde, purtroppo, nel corso degli anni, nei meandri delle EMOZIONI, generate dalla mente di superficie, quella altamente perturbabile dal caos che ci circonda, altamente suscettibile alle emozioni da LEI stesse generate, reali o meno esse siano. L’alterazione del proprio RESPIRO corrisponde ad un’alterazione del proprio ESSERE, che porta ad una dipendenza emotiva dalle proprie emozioni, che ci fa perdere energia, che altera i nostri bioritmi circadiani, che mina la nostra salute, che ci allontana dalla consapevolezza del nostro ESSERE.

Disciplina è CONSAPEVOLEZZA e ascolto delle proprie esigenze. Non è rinunciare al cibo, ma è prendere CONSAPEVOLEZZA di cos’è il cibo, di cosa significa nutrirsi, di capire che se stasera IO DECIDO di ingerire qualcosa che non mi fa bene è una mia scelta, che se lo farò una tantum il corpo mi concederà di farlo, se diverrà un vizio il corpo s’ammalerà, senza dare la colpa agli eventi, agli amici che mi costringono a farlo, alla vita che è così, al lavoro, al tempo che non abbiamo mai. Etc…

Cosa devo fare?

Per chi si vuole bene l’essere disciplinati con sé stessi non è un rigore, non è una privazione di cibo, di libertà, di tempo, non è un castigo, non è qualcosa che qualcun altro ha deciso di fare contro di noi o una pena da scontare, un rinunciare a godersi la vita. Bensì è  un MODO DI ESSERE, una dimensione del proprio stato di CONSAPEVOLEZZA, che porta ad avere ENERGIA, SALUTE, FORMA FISICA, PRESTAZIONE.