La Nuda Verità – Il mondo del fitness così com’è

La Nuda Verità – Il mondo del fitness così com’è

L’industria fitness evolve velocemente, ma altrettanto velocemente sforna bufale e fumo arrosto. Perché? La risposta è molto semplice, ed è perché siamo noi a chiederlo. Non c’è industria al mondo che si inventerebbe di mettere in commercio dei prodotti non desiderati o richiesti. O meglio: potrebbe creare un nuovo prodotto, ancora sconosciuto, ma prima di introdurlo nella rete commerciale, si preoccuperebbe, tramite apposita pubblicità di rendere nota l’utilità al grande pubblico.

Il mercato del fitness è giovane e ha subito una crescita rapida senza però preoccuparsi di dare informazioni ai possibili utenti. Spesso, le proposte di marketing arrivano proprio dalle richieste dell’utente e si basano su desideri e sogni, anziché su riflessioni scientifiche e razionali. Se poi ci aggiungiamo che a scuola, nessuno ci ha insegnato educazione alimentare, anatomia funzionale, endocrinologia, teoria dell’allenamento e quant’altro, si capisce bene, che la cultura media riguardo a questi elementi, è ferma al Medioevo. Proprio per questo motivo, si arriva alla seguente situazione:

  1. L’utente non è soddisfatto della propria forma fisica, ne desidera una migliore, ma non sa cosa deve fare per averla.
  2. L’industria fitness conosce questa esigenza e s’inventa delle proposte che facciano venire l’acquolina in bocca al destinatario del servizio, in funzione dei propri desideri.

Fin qui tutto corretto, peccato che manchi un elemento fondamentale. L’operandum. Ovvero, nessuno si è mai preoccupato di fare cultura e dire esattamente come stanno le cose, perchè la nuda verità è che ci si deve mettere in gioco per arrivare veramente a raggiungere l’obiettivo. Quando negli anni settanta/ottanta nacquero le prime palestre, l’idea di cosa ci si dovesse aspettare una volta iscritti era ben chiara e definita: sudore, sollevamento pesi, educazione alimentare. Punto e basta. Con l’avvento dei moderni macchinari da palestra, il budget di allestimento delle stesse crebbe a dismisura, così per restare sul mercato servivano più utenti. Parallelamente il mondo cambiò, la sedentarietà prese il sopravvento e sempre più utenti iniziarono a percepire l’esigenza di fare qualcosa per il loro corpo. Purtroppo, se l’industria fitness avesse continuato ad adottare la stessa proposta di servizio, non si sarebbe iscritto nessuno. Perché mi chiederete? Perché in questo marasma di disinformazione culturale, è facile immaginare di non avere più la pancia, un sedere sodo, un fisico mozzafiato, un corpo atletico, ma per i più è ben difficile accettare che tutto questo non sia gratis. Il sacrificio, l’impegno e il cambio di stile di vita stonano alla grande, in una società come quella attuale, che usualmente propone soluzioni easy, take away e senza programmazione a lungo termine. Risultato? È più credibile la crema magica, la panciera che fa sudare sulla pancia, gli esercizi mirati e diretti, piuttosto che rimettersi in discussione e approcciare all’allenamento come se questi divenisse una filosofia parte integrante del proprio benessere. Guardate le pubblicità: sederi, fisici scolpiti, salute, benessere, prestazione, performance, mille promesse, a prezzo vantaggioso ed in poco tempo. Ma avete mai visto una pubblicità dove vi dicono che dovete tirare su pesi, andare a correre (e non a camminare come ora va di moda), seguire un piano nutrizionale? Avete mai visto un cartello pubblicitario con una signorina che stacca da terra o fa squat con 70/90kg? Nella nostra cultura siamo ancora dell’idea che sollevare pesi sia roba da maniaci del fisico e che ne possiamo tranquillamente farne a meno, tanto ci pensa l’industria del fitness a proporci corsi e corsetti a basso impatto di fatica, dai stuzzicanti ed invitanti nomi che promettono la luna del pozzo. Peccato che di reale ci sia solo il nome in quei corsi, d’altronde, se venissero svolti come si deve, nessuno, o quasi li frequenterebbe. Siamo un popolo di sedentari, la maggior parte di noi non riesce a sostenere uno sforzo fisico, non riesce più a correre, non sa cosa sia la sensazione di fiatone, di sforzo muscolare, non conosce i più elementari principi di nutrizione umana. Il bello è che siamo pienamente convinti che tutto questo sia normale, e che questa normalità si possa aggiustare  eseguendo a nostro piacimento (ed in maniera molto consona alle nostre comfort zone) qualche esercizio di modellamento che ci viene propinato con il nome di “esercizio mirato”.  Quando la smetteremo di credere alle mille  balle galattiche che ci fioccano sotto al naso? Quand’è che ci riusciremo a renderci veramente conto dell’entità del nostro stile di vita? Voglio farvi un esempio. Ora vanno di moda i corsi denominati Tabata o HIIT. I presupposti per i quali un allenamento Tabata, porti ai risultati che lo stesso Tabata scoprì nelle sue ricerche, sono tali per cui, penso che il 99% delle persone del popolo del fitness stramazzerebbero a terra vomitando se il Tabata lo facessero davvero come si deve fare. A questo punto, piuttosto che stare sul divano è meglio in ogni caso fare qualcosa, ma se ci si aspettano i risultati promessi da un allenamento Tabata, lo si deve fare come prevede il protocollo, altrimenti meglio non illudersi.

Indagando per bene si scopre che la formula segreta poi così segreta non lo è:

 

  • Allenate i vostri muscoli e fatelo nel migliore dei modi possibili, con la ginnastica e con i pesi, rispettando i vostri ritmi biologici e circadiani. Accettate di mettervi in gioco e di dover fare fatica,  lasciando a casa le paure e pregiudizi in merito.
  • Allenate il vostro fiato con la corsa, la bicicletta saltando la corda, e molto altro, e fatelo nel migliore dei modi possibili, rispettando i vostri  ritmi biologici e circadiani. Accettate di mettervi  in gioco e di dover fare fatica,  lasciando a casa le paure e pregiudizi in merito. Smettete di credere alle proposte dove l’impatto dello sforzo è lieve, così sarete soddisfatti di credere di aver fatto qualcosa di positivo senza aver faticato.
  • Nutrite il vostro organismo nel miglior modo possibile, affidandovi ad un professionista che sappia aiutarvi in merito.
  • Organizzate il vostro lifestyle convertendolo in un modello funzionale allo scopo, che rispetti i vostri ritmi biologici e circadiani.

 

Non siete disposti a credere a tutto questo? Pensate che correre sia da fulminati mentali e che basti camminare? Pensate che sia meglio il corsetto di ginnastica dolce del patronato, piuttosto che imparare a maneggiare un bilanciere? Tranquilli, nessuno vi può ostacolare, vivete  serenamente la vostra esistenza in funzione di ciò che volete essere!

Se invece volete cambiare e migliorare il vostro benessere fisico, scrivetemi all’indirizzo cecconste@gmail.com o chiamatemi al numero 366/1537751. Iniziamo ora, iniziamo insieme.