Perchè fare attività fisica – Parte I

Perchè fare attività fisica – Parte I

Perchè fare attività fisica?

Purtroppo per tutti noi, l’attività fisica è ancora vista come il passatempo degli sportivi (nel peggiore dei casi definiti “fissati”). Che ci piaccia o meno, il contesto sociale nel quale viviamo, ci impone delle abitudini e uno stile di vita che, seppur comode, non sono in sintonia con le richieste del nostro organismo. C’è infatti un dosaggio minimo di sforzo muscolare quotidianamente necessario a tenere in “ordine” il nostro motore in termini cardiaci, scheletrici e muscolari. Tale dosaggio in passato veniva soddisfatto svolgendo le normali faccende legate alla quotidianità e proprio per questo ci sembra oggi impossibile dover svolgere dell’attività motoria per mantenerci in salute. In fondo, la generazione che ci ha preceduto di certo non aveva bisogno di andare in palestra a camminare su di un tapis roulant, quindi è più che normale che nessuno ci abbia educati a riguardo.

In quali aree la sedentarietà espleta la sua influenza? 

Area cardiovascolare – respiratoria:

  • Il sistema artero-venoso, se non viene stimolato a sufficienza, perde efficacia, con problematiche di tipo pressorio, di scarsa ossigenazione ai tessuti (tra cui anche il cervello) e di ridotto asporto di “spazzatura” a livello tessutale cellulare;
  • Il sistema linfatico, per garantire la sua efficienza, necessita di compressione tessutale e di attivazione della pompa plantare (quella sotto la pianta del piede), quest’ultima stimolata dalla camminata specie a piedi nudi;
  • Ridotta attività cardiaca, con problemi di tipo pressorio ed insufficiente pompaggio del volume plasmatico, il che comporta dispnea respiratoria anche per sforzi di bassa intensità,
  • Ridotta elasticità della camera ventricolare cardiaca sinistra,
  • Il cuore è un muscolo e come tale, se utilizzato sempre allo stadio “basale”, si adatterà ad una sorta d’atrofia tissutale; 
  • Ridotto scambio gassoso polmonare;
  • Ridotto quoziente respiratorio QR, a sfavore della miscelazione di zuccheri/lipidi per la creazione di carburante cellulare.                                                                                                                                                      

Area muscolo scheletrica:                                                                                           

  • Minor produzione di lubrificante articolare, con tutte le conseguenze del caso;
  • Ridotto segnale piezoelettrico compressorio scheletrico necessario a dare stimolo ormonale per il rilascio del materiale biologico indispensabile alla costituzione di nuova fibra ossea, che è esattamente quello che succede agli astronauti o agli anziani, risolvibile con l’attività motoria e l’allenamento con i sovraccarichi;
  • Ridotta elasticità muscolare, che porta a predisposizione all’infortunio, alla disfunzione nei movimenti, a problemi della sfera posturale o ad algie di vario tipo.  

                                 

 Area composizione corporea:

  • Incremento del grasso corporeo di accumulo e del grasso intramuscolare, con conseguenze di tipo funzionale, cinetico, metabolico ed estetico;
  • Variazione dello stato dei fluidi. I reparti compartimentali cellulari, le pompe ioniche, le membrane cellulari stesse, variano il loro stato di essere con conseguenze sullo stato idrico, sulla ritenzione idrica, sullo stimolo della sete, sulla sudorazione, sugli equilibri acido – alcalini, sullo stato pressorio.

 

Area funzionalità motoria:

  • Disfunzioni di tipo cinetico. Non riusciamo meccanicamente ad eseguire determinati movimenti in modo corretto con il rischio di infortunio o di dover ricorrere a stratagemmi di compenso. Non riusciamo ad eseguire determinati movimenti dal punto di vista coordinativo;
  • Disfunzioni sui livelli di forza e resistenza muscolare, con conseguente affaticamento precoce nelle normali attività quotidiane o nelle pratiche ricreative;
  • Inesteticità ed ipotonia muscolare e posturale;
  • Perdita dei primal move nell’anziano il che significa perdita dell’autonomia nei movimenti basilari, come il deambulare in sicurezza, l’alzarsi da una sedia o dalla tazza del water, entrare nella doccia, lavarsi, vestirsi e molto altro.

Area sistema nervoso, con disequilibrio nelle modulazioni circadiane dei sistemi simpatico/parasimpatico e di tutta la cascata ormonale ad essi correlata, con conseguenze di tipo:

  • Sonnolenza persistente;
  • Stanchezza pronunciata anche dopo ore di sonno, specie al risveglio mattutino;
  • Mancanza di appetito al mattino;
  • Mancanza di energia al mattino;
  • Disfunzioni digestive;
  • Gonfiore addominale o diffuso;
  • Sonnolenza marcata dopo i pasti;
  • Atteggiamento malinconico;
  • Perdita di forza contrattile;
  • Ansietà;
  • Nervosismo;
  • Disfunzioni della sfera sessuale;
  • Altro…

Di fronte a quanto scritto, siamo ancora, veramente convinti di non avere bisogno di muoverci e fare attività fisica?

Se hai trovato interessante il mio articolo, potrai approfondire l’argomento trovandomi nel mio studio di Rosà, in Via Schallstadt 17/19.

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